Federico apparteneva ad un albero che in Italia, specie ai nostri tempi, dà frutti rari, la pianta del liberalismo più vero, leale e insieme agguerrito. Per questo ha potuto e saputo combattere tante battaglie coraggiose e disinteressate in nome della Libertà senza aggettivi. Ai tempi del primo “Giornale” montanelliano era il giornalista al quale noi, cresciuti su altri terreni, guardavamo, ricambiati, con grande stima, rispetto e affetto. Come ora. Un abbraccio alla famiglia e agli amici.