“Dal momento che una emittente tv ha deciso di dedicare due ore al proprio editore imputato sorgono spontanee alcune domande: sarà dato analogo spazio alle accuse? Qualsiasi altro imputato potrà giudicare il proprio giudice alla vigilia della sentenza? Che fine ha fatto il regolamento dell’Autorità sui processi in tv? E’ forse stato abrogato? In caso contrario gli organi di garanzia hanno nulla da dire? Il programma tuttavia un merito lo ha avuto ed è quello di essere stato il migliore spot possibile sulla esistenza del conflitto di interessi alla faccia di chi pensava e pensa di aver espulso il tema dalla agenda politica e mediatica”. E’ quanto afferma in una nota il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti.