“Berlusconi, al solo annuncio di una possibile legge sul conflitto di interessi è tornato ad indossare i panni dell’espropriando, della vittima del complotto “bolscevico”. Ci auguriamo che, almeno questa volta, nessuno abbocchi alla sceneggiata di sempre. Non si tratta, infatti, di “tosare” qualcuno ma, più semplicemente, di portare l’Italia in Europa anche nel sistema dei media”. Lo afferma in una nota il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti.
“Per non cadere nella sua trappola basterà adottare, in materia di conflitto di interessi, di normative antitrust, di contrasto alle posizioni dominanti, una delle normative già in vigore nei principali paesi europei. Se fossimo nei panni del nuovo governo, per non spaventare troppo Berlusconi, chiederemmo direttamente a Lui di scegliere il modello di riferimento, e poi lo porteremo subito al voto del Parlamento. Non si tratta, dunque, di danneggiare una persona o una azienda, ma, più semplicemente, di porre fine alla stagione del conflitto di interesse e delle norme ad aziendam e di trattare tutte le imprese in modo uguale, a prescindere dal nome e dal cognome del proprietario, come, peraltro, e non da oggi, ci hanno chiesto tutte le principali istituzioni internazionali che si occupano di libertà dei media”.
“Subito dopo il voto Articolo 21 chiederà alle decine di candidate e di candidati, delle diverse liste, che hanno sottoscritto l’appello della associazione, di presentare una proposta comune, oltre ogni confine di parte e di partito”.