Dopo un’attesa durata anni e numerosi appelli rivolti a governi di diverso colore il ddl che introduce il reato di tortura compie il suo primo step ufficiale con l’approvazione all’unanimità da parte della Commissione Giustizia del Senato. A darne l’annuncio è stato ieri uno dei relatori, il senatore Pd Felice Casson che chiede al contempo di accelerare i tempi della calendarizzazione. Richiesta analoga è arrivata oggi sia da parte di Amnesty international Italia che da parte di Antigone, entrambe da tempo in pressing sul Governo affinchè il nostro paese si adegui alla convenzione internazionale che risale al lontano 1984.
“Dopo quasi un quarto di secolo di ritardo, auspichiamo un iter parlamentare sollecito e consapevole, che consenta entro l’attuale Legislatura l’adozione di una norma per prevenire e punire la tortura in linea col dettato della relativa Convenzione delle Nazioni Unite” ha dichiarato Carlotta Sami, direttrice generale di Amnesty International Italia che però rimarca: “Il testo approvato dalla Commissione Giustizia puo’ essere migliorato. Continueremo a rivolgerci a Parlamento e Governo affinche’ questo iter porti a un risultato pieno e soddisfacente”.
Anche Patrizio Gonnella, presidente dell’Associazione Antigone, esprime soddisfazione e invita il Parlamento ad accelerare i tempi affinchè si arrivi ad una rapida approvazione entro fine legislatura.
Anche Antigone evidenzia come il testo non sia pienamente soddisfacente: “ Il testo – sostiene infatti – è parzialmente diverso da quello auspicato: avremmo, infatti, preferito una totale aderenza alla definizione Onu ma è comunque importante che l’Italia criminalizzi la tortura e i torturatori’.