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3 maggio, giornata in memoria dei giornalisti uccisi. 43 nel 2012

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In occasione della giornata del 3 maggio Ossigeno per l’Informazione pubblica uno speciale per ricordare chi ha dato la vita per informare i cittadini in cui raccoglie tutti gli articoli pubblicati fino ad oggi. Sono 43 i giornalisti uccisi dall’inizio del 2012. Nel mondo ne muoiono piu’ di cento ogni anno

di Dario Barà*
Il prossimo 3 maggio a Palermo la quinta Giornata della memoria dei giornalisti uccisi da mafie e terrorismo, organizzata dal gruppo siciliano dell’Unci-l’Unione Nazionale Cronisti Italiani in collaborazione con l’Ordine regionale dei Giornalisti e l’Assostampa Sicilia. Alla giornata parteciperà una delegazione della commissione Antimafia.

La cerimonia si svolge in occasione della Giornata Mondiale sulla Libertà di Stampa celebrata ogni anno il 3 maggio, dal 1991 in poi, per iniziativa dell’UNESCO allo scopo di diffondere i principi fondamentali della libertà di stampa, difendere l’indipendenza dei media e rendere omaggio ai giornalisti che sono morti nell’esercizio della loro professione. Il tema proposto quest’anno è “Voci Nuove: la libertà dei media aiuta a trasformare le società“.

Secondo i dati dell’International Press Institute di Vienna i giornalisti uccisi nel 2012 nel mondo sono stati 43, nel 2011 erano stati 102 e nel 2010 altri 101. L’UNESCO fornisce cifre inferiori, poiché conteggia solo gli omicidi di giornalisti per cui ha espresso una formale condanna: sono stati 65 nel nel 2010 e 62 nel 2011. L’UNESCO sottolinea che nella maggior parte dei casi, si tratta di giornalisti che seguivano per i loro giornali scontri locali (local conflicts), casi di corruzione o altre attività illecite quali gli affari della criminalità organizzata e che dietro queste tragedie ci sono moltissimi giornalisti minacciati o intimiditi a causa del loro lavoro e perciò annuncia iniziative per rendere più sicura la loro attività.

Un richiamo importante che fa riflettere sul lavoro da fare anche in Italia per ridurre i rischi che i giornalisti corrono per svolgere il lavoro di testimoni della realtà, non solo in aree di guerra ma anche nei Paesi che in guerra non sono.

I dati dell’IPI di Vienna – Nel 2012 in base al contatore dell’Internation Press Institute sono stati uccisi in tutto il mondo 43 giornalisti, dei quali 12 in Siria. Gli ultimi della lista sono: Décio Sá, ucciso a San Luis, in Brasile il 24 aprile, e Noel Alexander Valladares ucciso il 23 aprile a Tegucicalpa, in Honduras. Questi i dati anno per anno:

43 giornalisti uccisi nel mondo nel 2012
102 giornalisti uccisi nel mondo nel 2011
102 giornalisti uccisi nel mondo nel 2010
110 giornalisti uccisi nel mondo nel 2009
66 giornalisti uccisi nel mondo nel 2008
94 giornalisti uccisi nel mondo nel 2007
100 giornalisti uccisi nel mondo nel 2006
65 giornalisti uccisi nel mondo nel 2005
78 giornalisti uccisi nel mondo nel 2004
64 giornalisti uccisi nel mondo nel 2003
54 giornalisti uccisi nel mondo nel 2002
55 giornalisti uccisi nel mondo nel 2001
56 giornalisti uccisi nel mondo nel 2000
86 giornalisti uccisi nel mondo nel 1999
50 giornalisti uccisi nel mondo nel 1998
28 giornalisti uccisi nel mondo nel 1997

In Italia dal 1960 al 1993 sono stati uccisi per mano delle mafie e del terrorismo 11 i giornalisti (8 dei quali in Sicilia), altri sono morti all’estero impegnati nel racconto dei fatti che accadevano nei Paesi in cui si trovavano, spesso luoghi di conflitto.

Giovedì  a Palermo ci saranno alcuni familiari dei giornalisti italiani che hanno perso la vita, le istituzioni, i rappresentanti dell’ordine dei giornalisti, del sindacato e dell’unione cronisti.

“Rinnoveremo a Palermo – ha dichiarato Leone Zingales, presidente regionale dell’Unci – il ricordo di quei cronisti ed operatori dell’informazione che hanno sacrificato la propria vita per la stampa libera e l’informazione coraggiosa. L’Unione Cronisti ha dato il via 5 anni fa al ricordo complessivo delle vittime cadute per mano mafiosa o terroristica, nella speranza di salvaguardare la memoria dei colleghi che hanno lasciato una traccia indelebile nel nostro Paese”.

Programma – La celebrazione del 3 maggio a Palermo prevede tre momenti distinti.

Alle 8.45  al «Giardino della Memoria» di via Ciaculli, inaugurato nel 2005 e dedicato alla memoria delle vittime della mafia.

Alle 10.15 a Palazzo dei Normanni, nella Cappella Palatina, ci sarà un momento di preghiera.

Alle 11.00 nella Sala Gialla della sede dell’Assemblea Regionale Siciliana avrà inizio la cerimonia commemorativa con gli interventi del presidente regionale dell’Unci, Leone Zingales, del presidente dell’Ars, Francesco Cascio e la relazione del presidente nazionale dell’Unci, Guido Columba. Verrà poi data la parola ai familiari dei giornalisti uccisi per le loro testimonianze. Chiuderanno la manifestazione gli interventi del presidente dell’Ordine dei Giornalisti nazionale Enzo Iacopino e del presidente della FNSI, Roberto Natale.

www.ossigenoinformazione.it


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